LE FOGLIE
La domenica è limpida, peccato, la cercavo un pochino più brumosa, più vicina al mio sentire. Quelle foschie quasi trasparenti che a volte vicino al fiume regalano qualche segreto in più, qualche incertezza, mi attirano. Quelle foschie che ti stringi nel giubbotto per l'umidità, mi portano i ricordi più belli. Quelle che cerchi un bar per sederti al tavolino e scaldare nelle mani un bicchierino di grappa ed ascoltare i vecchi che discutono di pensione o dei figli con le carte da scopa in mano...
Amo tanto questo mio essere talvolta malinconico, è una medicina che mi aiuta a lenire il disincanto, che diluisce questo vivere serrato attorno alla gola.
Tant'è.
Mi sono incamminato lungo il fiume, dalla parte ancora soleggiata, cercando il confine tra ombra e luce, per cavalcare qualche istante sul loro confine e parlare con l'acqua e le foglie.
Lungo il sentiero sono accompagnato dal Lambro, alla mia destra. Mi ascolto cantare tra i passi.
Un rigagnolo scende dal fianco roccioso, passa sul sentiero e scende verso il fiume. L'acqua gioca con le foglie e anziché portarle a valle le tiene con sé e ci passa sopra accarezzandole, come per fermare questo angolo d'autunno, come per paura di un inverno.
Le foglie cadono in giravolte.
Sto cercando, si, sto cercando qualcosa, un accadimento, come mi capita prima di cominciare il laboratorio della Befana e mi trovo sul limitare, quasi ma non ancora. Sono solo e mi piace perché certe volte bisogna essere soli, che bisogna ascoltare con attenzione un fruscio o una voce lontana o i pensieri che di soppiatto attraversano, incrociano. Loro, i pensieri, sono li, come le foglie sotto l'acqua ed aspettano di poter correre via... ecco, come le foglie colorate sotto il vetro di certi vassoi dove si appoggiano le tazze. Sono qui a togliere il vetro.
Non mi rendo conto, invece, di essere io l'oggetto dei pensieri, io spinto da una forza grande che mi ha portato qui ad immaginare, sul fiume a cercare. Comprendo finalmente appieno l'intento del laboratorio.
Canto sottovoce, ancora.
Aldo